Come proteggere la privacy online

I metodi per proteggere i nostri dati ci sono e in gran parte sono efficaci: è impossibile bloccare tutti i tipi di tracciamento, ma si può fare ancora molto per tutelare la propria privacy. Alcuni metodi sono difficili da applicare per l’utente medio, mentre altri sono abbastanza semplici per la maggior parte delle persone. Ecco una piccola lista di cose da fare per aumentare la nostra privacy digitale.

Disabilitare i cookie


I cookie sono un metodo vecchio come Internet per tracciare il comportamento dell’utente: sono piccoli file archiviati sul nostro computer, o sui dispositivi mobili, dai siti Web che visitiamo. Servono per permettere ai siti di riconoscerci quando li visitiamo una seconda volta e per farci riprendere la navigazione dal punto in cui eravamo arrivati.

Ad esempio nei siti di e-commerce, grazie ai cookie possiamo inserire prodotti nel carrello, lasciare il sito e poi, anche a giorni o mesi di distanza tornare sul sito e ritrovarli lì. Sempre nei cookie molto spesso vengono archiviati i nostri dati di login ai siti, persino le password. Molti siti, però, non criptano i file dei cookie e, se vengono violati da un hacker, anche i nostri dati finiscono nelle mani dei cybercriminali. Disabilitare i cookie rende la navigazione più scomoda, perché i siti non si ricorderanno di noi, ma decisamente più sicura e rispettosa della nostra privacy.

Per informazioni più dettagliate in riferimento alle opzioni di disabilitazione dei cookie ecco l’elenco dei link per la configurazione dei browser:

  1. Ulteriori informazioni sulla disabilitazione dei cookie su Firefox
  2. Ulteriori informazioni sulla disabilitazione dei cookie su Chrome
  3. Ulteriori informazioni sulla disabilitazione dei cookie su Internet Explorer
  4. Ulteriori informazioni sulla disabilitazione dei cookie su Safari
  5. Ulteriori informazioni sulla disabilitazione dei cookie su Opera

Navigare in incognito

Tutti i browser Web permettono di navigare in modalità “incognito” o “privata“. Quando navighiamo in incognito il browserr non salva i siti visitati nella cronologia, non salva cookie, impedisce a gran parte dei codici di tracking di sapere cosa stiamo facendo. La navigazione privata non è un metodo efficace al 100% per tutelare la nostra privacy, ma è sicuramente utile a limitare moltissimo la quantità di dati che regaliamo ai siti visitati. Tuttavia, il nostro Internet Service Provider (cioè la società che ci fornisce la connessione a Internet) continuerà a veicolare i dati che entrano ed escono dal nostro PC durante la navigazione, anche in incognito.

Esempio per come navigare in incognito con Google Chrome:

  1. Apri Chrome sul computer.
  2. In alto a destra, fai clic su Altro Altro e poi Nuova finestra di navigazione in incognito.
  3. Viene mostrata una nuova finestra. Cerca l’icona della modalità di navigazione in incognito In incognito nell’angolo in alto.

Puoi aprire una finestra di navigazione in incognito anche tramite una scorciatoia da tastiera:

  • Windows, Linux o Chrome OS: premi CTRL + MAIUSC + N.
  • Mac: premi ⌘ + MAIUSC + N.

Puoi spostarti tra le finestre di navigazione in incognito e le normali finestre di Chrome. Navigherai in privato solo se userai una finestra di navigazione in incognito.

Interrompere la navigazione privata

La modalità di navigazione in incognito viene eseguita in una finestra separata dalle normali finestre di Chrome.

Se hai una finestra di navigazione in incognito aperta e ne apri un’altra, la tua sessione di navigazione privata proseguirà nella nuova finestra. Per uscire dalla modalità di navigazione in incognito, chiudi tutte le finestre di navigazione in incognito.

Se in alto a destra vedi un numero accanto all’icona della modalità di navigazione in incognito, significa che hai aperto più di una finestra di navigazione in incognito. Per chiudere una finestra di navigazione in incognito:

  1. Sul computer, vai alla finestra di navigazione in incognito.
  2. Chiudi la finestra procedendo nel seguente modo:
    • Windows o Chrome OS: fai clic su Chiudi Chiudi in alto a destra.
    • Mac: fai clic su Chiudi Chiudi in alto a sinistra.

Cosa succede quando navighi in privato

  • Chrome non salva la cronologia di navigazione, i cookie e i dati dei siti o le informazioni inserite nei moduli.
  • I file scaricati e i preferiti creati vengono mantenuti.
  • Le tue attività sono visibili ai siti web visitati, al tuo datore di lavoro o alla tua scuola e al tuo provider di servizi Internet.

Motori di ricerca privacy-friendly

Quasi tutti usano Google come motore di ricerca, ma di alternative meno “invadenti” ce ne sono diverse. Altri motori di ricerca non vendono informazioni ricavate dalle ricerche degli utenti ma vivono delle sole inserzioni pubblicitarie pubblicate tra un risultato e l’altro fornito all’utente. I browseramici della privacy” più famosi sono DuckDuckGo, Startpage, Search Encrypt e WolframAlpha.

Browser Web privacy-friendly

Lo stesso ragionamento fatto per i motori di ricerca vale anche per i browser. Anche in questo settore domina Google, con Chrome, ma ci sono molte alternative valide che usano tecnologie specifiche per evitare che i siti raccolgano troppe informazioni. Questi browser quasi sempre criptano i dati che inviamo e riceviamo durante la navigazione, affinché non possano essere letti.

L’esperienza d’uso per l’utente, però, è molto diversa e bisogna farci l’abitudine: se attiviamo tutte le opzioni pro-privacy di questi browser, infatti, è un po’ come se navigassimo costantemente in incognito. I browser criptati più diffusi sono Tor, Brave ed Epic.

Usare una rete privata virtuale (VPN)

Navigare sul Web attraverso una Virtual Private Network, cioè una rete privata VPN, è un metodo per proteggere la nostra privacy online molto efficace, ma più complesso da mettere in pratica per l’utente medio. Le Virtual Private Network fanno principalmente due cose: mascherano il nostro indirizzo IP, impedendo così il tracciamento del dispositivo dal quale ci colleghiamo, e applicano la crittografia ai dati, rendendoli illeggibili da chi non ha la chiave di sicurezza.

I difetti principali sono due: quelle buone costano, anche se non molto (al massimo 10 euro al mese) e sono un po’ complesse da configurare per chi non è molto esperto. I provider di Virtual Private Network più famosi nel mondo sono ExpressVPN, NordVPN, Private Internet Access, PureVPN e Perfect Privacy.

Testare i DNS

 

I server DNS hanno il compito di tradurre le URL digitate dall’utente o contenute nei link sui quali facciamo click, nei reali indirizzi IP dei server che ospitano i siti Web. Il sito aldorusso.altervista.org, ad esempio, è fisicamente ospitato su dei server che hanno (ognuno di loro) un preciso indirizzo IP, una lunga stringa di numeri che l’utente difficilmente può ricordare. Ma, grazie al protocollo DNS (Domain Name System), ci basta digitare www.aldorusso.altervista.org/blog/ per navigare sul sito ufficiale di Aldo Russo.

Ciò però vuol dire anche che, se il server DNS non è sicuro e viene violato da un hacker, quando noi digitiamo la URL di un sito web potremmo essere spediti su un sito fake, magari pieno di virus. O che l’hacker in questione potrebbe sapere quali siti visitiamo. Per sapere se i server DNS che usiamo sono sicuri possiamo usare tool gratuiti, disponibili online, come DNSLeakTest.com.

Aldo Russo

Pubblicato da Aldo Russo

Esperto/Consulente informatico