Posta elettronica piena, che fare?

Basta lasciare incustodita la propria casella email che, in un attimo, si rischia di ritrovarla piena di messaggi spazzatura. Se poi non si procede a ripulirla regolarmente, eliminando tutte quelle fastidiose email che tendono ad accumularsi giorno dopo giorno, è facile perdere di vista o non riuscire a ritrovare i messaggi più importanti sotto un cumulo di rifiuti. Sono tante le tipologie di email che rischiano di occupare spazio prezioso: newsletter troppo ravvicinate, messaggi promozionali fino allo spam selvaggio di cui si può diventare vittima per aver condiviso inavvertitamente il proprio indirizzo di posta. Niente paura, però: esistono molti metodi per ripulire la casella mail.

Scopriamo insieme quali sono.

Junk mail: come individuare i messaggi da cancellare

Il primo passo da compiere è, inevitabilmente, quello dell’individuazione dei messaggi di posta da cancellare. Per farlo, è sufficiente effettuare una ricerca per termini tra i messaggi di posta presenti nella casella. Una delle chiavi di ricerca, per esempio, può aiutare a individuare tutte le comunicazioni ricevute dalle mailing list; una parola comune, per evidenziare tutti i messaggi, può essere “unsubscribe”, oppure “cancellami”. Lo stesso vale per le comunicazioni promozionali: in questo caso, i termini di ricerca possono comprendere “offerte” o “offerta”, “sconti” o parole simili che solitamente vengono utilizzate con lo scopo di attirare l’attenzione del lettore.

Per individuarle è spesso sufficiente aprire uno dei messaggi e leggere rapidamente il testo in esso contenuto; ecco che in pochi istanti è possibile effettuare una ricerca efficace per procedere con una cancellazione in massa. Un’altra tipologia di ricerca efficace è quella effettuata per indirizzo email. Solitamente, alcune particolari comunicazioni – proprio come le newsletter, le email di richiesta password o le pubblicità – vengono inviate tramite servizi automatici a disposizione dei siti web; come mittente viene utilizzato sempre lo stesso indirizzo di posta, scelta mai tanto utile come in questa situazione. Una volta individuato, è sufficiente inserire nel campo di ricerca tale indirizzo per ricevere una lista completa di messaggi ricevuti. Un suggerimento, in questo caso, può essere quello di andare a scovare messaggi anche del passato. Infatti, potrebbero esserci delle newsletter che ormai risultano abbandonate ma che, negli anni precedenti, potrebbero aver contribuito a riempire la casella. Ecco perché andando indietro con le pagine della propria casella si possono individuare messaggi obsoleti da rimuovere in blocco.

Junk mail: come cancellare i messaggi in blocco

Anche in questo caso le metodologie sono diverse, in base alle caselle di posta e al client in uso. In ogni caso, è importante ricordare che lo scopo è quello di cancellare junk mail nel più breve tempo possibile, facendo però ovviamente attenzione a salvaguardare quelle email ancora utili che potrebbero finire vittime del “fuoco amico”; meglio dunque controllare prima di rimpiangere. Il modo più veloce, dopo aver individuato il gruppo di mail da eliminare, è quello di effettuare una cancellazione in blocco. Servizi come Gmail consentono di selezionare non solo tutte le email di una pagina, ma anche tutti gli altri messaggi che corrispondono ai criteri di ricerca inseriti.

Se il vostro servizio di posta lo consente, basta un click sulla voce Seleziona tutto (o simile), procedere con la conferma e, successivamente, sull’icona dedicata alla cancellazione – solitamente a forma di cestino della spazzatura – per liberarsi in un baleno di tutti i messaggi. Se ciò, purtroppo, non dovesse essere consentito si può procedere in altri modi. Per esempio, si possono creare dei filtri che consentono di spostare dalla Posta in arrivo tutti i messaggi rispondenti a un criterio impostato dall’utente in una specifica cartella. Una volta fatto, è sufficiente spostare il contenuto del folder nel cestino e procedere con lo svuotamento. I client di posta, invece, solitamente consentono la selezione dei messaggi proprio come una normale cartella del proprio computer. Anche in questo caso, si selezionano tutti i messaggi e si spostano nel cestino, sempre se non si vuole procedere con l’eliminazione definitiva in un colpo unico, e senza passare per il secchio della spazzatura.

Junk mail: come evitare nuovi accumuli

Dopo aver svolto un lavoro come quello appena illustrato, la volontà di ripeterlo nei mesi futuri solitamente scarseggia. Ciò apre a due differenti possibilità: agire in maniera preventiva sull’accumulo di mail junk o lasciare che la casella si riempia di nuovo fino allo stremo delle forze.

Ovviamente, agire è la scelta migliore.

Cosa possiamo fare, effettivamente, in questi casi?

In questo caso, il metodo migliore è quello di agire direttamente sui filtri. Infatti, tutti i migliori servizi di posta consentono di creare dei filtri che consentono la catalogazione dei messaggi in cartelle specifiche. Un esempio calzante può essere quello relativo alle newsletter: è sufficiente creare dei filtri che consentono di raggruppare tutti i messaggi di questa tipologia dentro un’unica cartella, da consultare al momento opportuno.

Perché privarsi del piacere delle newsletter, solo per paura di perdere altre importanti comunicazioni nel cumulo di email?

Una volta passato un lasso di tempo congruo, si può procedere con lo svuotamento massivo della cartella, liberando spazio utile. Alternativamente, e con un gesto decisamente più di polso, si può procedere con la cancellazione da questi servizi (dalle promozioni alle comunicazioni cadenzate nel tempo) tramite il link Unsubscribe/Cancellami in calce ai messaggi di posta. Si tratta, certo, di una scelta più netta ma che aiuta a tenere sotto controllo la spazzatura eliminando quanto di superfluo si riceve quotidianamente.

E per lo spam?

Una volta ricevuto un messaggio di questo tipo, è sufficiente inserire il mittente nella lista dei messaggi da spostare direttamente nel cestino. Una volta ricevuti, il client provvederà a effettuare per noi tutto il lavoro.


Un pò di storia …

Il significato letterale del termine SPAM viene attribuito ad una contrazione di “SPiced hAM” termine usato negli Stati Uniti per un particolare tipo di prosciutto con spezie. Il significato informatico viene fatto risalire ad una puntata del telefilm comico “Monty Python’s Flying Circus” trasmesso in Inghilterra nel 1970. In tale episodio una coppia di signori, entrata in un ristorante, cercava di ordinare qualcosa da mangiare e la voce della cameriera che elencava le varie pietanze tutte a base di prosciutto, veniva disturbata da un gruppo di avventori che gridava continuamente SPAM SPAM SPAM.

Gli utenti Internet associarono quindi questo termine per indicare tutti quei messaggi pubblicitari inviati continuamente sul proprio indirizzo e-mail. Il termine Junk sta per roba vecchia, rottame commerciale, roba da scartare da cui il termine junk-mail in Internet per indicare posta commerciale da eliminare. Eliminare la posta indesiderata rappresenta un grosso problema per gli utilizzatori di Internet per cui sono state create molteplici applicazioni che permettono di “filtrare ” i messaggi non richiesti che vengono denominati anche UCE o UBE (Unsolicited Commercial Email o Unsolicited Bulk Email). Il principio su cui funzionano tali applicazione consiste nell’applicare a tutti i messaggi in entrata i cosiddetti filtri di Bayes icona_quantibio che possono essere guidati dall’utente indicando indirizzi o parole “vietate“. Dopo che i filtri selezionano quella che viene considerata posta indesiderata si fa eseguire una “azione” che può essere automatica o manuale: la cancellazione della posta indesiderata o lo spostamento in una cartella diversa della casella postale dove l’utilizzatore può eventualmente esaminarla prima che venga cancellata.

Aldo Russo

Pubblicato da Aldo Russo

Esperto/Consulente informatico